Elenco dei vini prodotti in Calabria

Vini Calabresi Con Denominazione di origine controllata (DOC)
Vino DOP Cirò Rosso Gaglioppo (2019)
Bivongi (Bianco; Rosato; Rosso nelle tipologie normale, Novello e Riserva) prodotto nelle province di Reggio Calabria e Catanzaro.
Cirò (Bianco; Bianco Classico; Rosato; Rosso; Rosso Superiore; Rosso Superiore Riserva; Rosso Classico; Rosso Classico Superiore; Rosso Classico Superiore Riserva prodotto nei comuni di Cirò e Cirò Marina e in parte nei territori di Melissa e Crucoli. Consentito l’uso della menzione Vigna.
Terre di Cosenza, accompagnata o no dalle sottozone: Condoleo, Donnici, Esaro, Pollino, San Vito di Luzzi, Colline del Crati, Verbicaro. Consentito l’uso della menzione Vigna.
Condoleo (Rosato nelle tipologie normale e Novello; Rosso nelle tipologie normale e Novello) prodotto nella provincia di Cosenza.
Donnici (Bianco; Rosato; Rosso nelle tipologie normale, Novello e Riserva) prodotto nella provincia di Cosenza.
Pollino (Rosso nelle tipologie normale e Superiore) prodotto nella provincia di Cosenza
San Vito di Luzzi (Bianco; Rosato; Rosso) prodotto nella provincia di Cosenza.
Colline del Crati prodotto nella provincia di Cosenza.
Verbicaro (Bianco; Rosato; Rosso nelle tipologie normale e Riserva) prodotto nella provincia di Cosenza.
Greco di Bianco (Bianco) prodotto nella provincia di Reggio Calabria.
Lamezia (Bianco; Rosato; Rosso nelle tipologie normale, novello e Riserva); con indicazione del vitigno: Greco (Bianco); prodotto nella provincia di Catanzaro.
Melissa (Bianco; Rosso nelle tipologie normale e Riserva) prodotto nella provincia di Crotone.
Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto rosso o rosato prodotto nelle province di Crotone e Catanzaro.
Savuto (Rosato; Rosso nelle tipologie normale e Superiore) prodotto nelle province di Cosenza e Catanzaro.
Scavigna (Bianco; Rosato; Rosso) prodotto nella provincia di Catanzaro.
Zibibbo – bianco prodotto nella provincia di Vibo Valentia.
Indicazione geografica tipica (IGT)
Vino IGP Calabria Neostos Rosso del 2015 (2019)
Arghillà (Rosato nelle tipologie normale e Novello; Rosso nelle tipologie normale e Novello) prodotto nella provincia di Reggio Calabria.
Calabria (Bianco nelle tipologie normale, Frizzante e Passito; Rosato; Rosso nelle tipologie normale, Frizzante, Passito e Novello) nell’intero territorio della regione Calabria.
Costa Viola (Bianco; Rosato nelle tipologie normale e Novello; Rosso nelle tipologie normale e Novello) prodotto nella provincia di Reggio Calabria.
Esaro (Bianco; Rosato nelle tipologie normale e Novello; Rosso nelle tipologie normale e Novello) prodotto nella provincia di Cosenza.
Lipuda (Bianco nelle tipologie normale e Frizzante; Rosato nelle tipologie normale e Frizzante; Rosso nelle tipologie normale, Frizzante e Novello) prodotto nella provincia di Crotone.
Locride (Bianco; Rosato; Rosso nelle tipologie normale e Novello) prodotto nella provincia di Reggio Calabria.
Palizzi (Rosato; Rosso nelle tipologie normale e Novello) prodotto nella provincia di Reggio Calabria.
Pellaro (Rosato; Rosso nelle tipologie normale e Novello) prodotto nella provincia di Reggio Calabria.
Scilla (Rosato; Rosso nelle tipologie normale e Novello) prodotto nella provincia di Reggio Calabria.
Val di Neto (Bianco nelle tipologie normale Frizzante e Passito; Rosato nelle tipologie normale e Frizzante; Rosso nelle tipologie normale, Frizzante e Passito) prodotto nella provincia di Crotone.
Valdamato (Bianco nelle tipologie normale Frizzante e Passito; Rosato nelle tipologie normale e Frizzante; Rosso nelle tipologie normale, Frizzante, Passito e Novello) prodotto nella provincia di Catanzaro.
Altri Vini Calabresi
Moscato di Saracena prodotto nel comune di Saracena.
La Calabria e il vino
Bagnata dalle limpide acque del mar Ionio e del mar Tirreno è separata dalla Sicilia dallo stretto di Messina, la Calabria è una regione ricca di storia e di tradizioni, con un patrimonio culturale vastissimo. Con circa 10.000 ettari vitati, la Calabria è la quindicesima regione italiana per superficie coltivata a vite, per una estensione dei vigneti peri a quella della sola provincia di Trento , che rappresenta l’1,62% del patrimonio viticolo nazionale. Dopo anni di immobilismo, il comparto vitivinicolo Calabrese si sta rimettendo in moto, con nuove idee sulla qualità dei prodotti, l’utilizzo di moderni strumenti di marketing e comunicazione e sulla valorizzazione del ricco patrimonio di vitigni autoctoni.
Il territorio vitivinicolo della Calabria
In Calabria si contano circa 10.000 ettari coltivati a vigneto, in una regione dove meno del 10% della superficie è pianeggiante. Circa il 50% della superficie è collinare e più del 40% montana. I vigneti di conseguenza si trovano per lo più in collina (50%) o in montagna (42%). La produzione totale annua di vino è di circa 368.000 ettolitri di cui i vini DOP rappresentano il 43%, i vini IGP il 34,6%. La produzione si concentra perlopiù sui vini rossi e rosati (75%), mentre i vini bianchi rappresentano il 25% della produzione.
La storia della viticoltura in Calabria
Gli antichi Greci conoscevano la Calabria come Enotria, “Terra del vino”. I primi documenti sulla viticoltura nella regione sono datati intorno all’anno 1000, segno che già allora questa attività aveva un ruolo primario nell’economia Calabrese, assieme alla pesca e al commercio. Alla fine del 1600 la viticoltura raggiunse la massima espansione con almeno 1000 ha, fino a che, alla fine dell’800 gli attacchi di fillossera portarono all’abbandono delle aree vitate, fino alla completa distruzione dei vigneti a cavallo del secolo. La ricostruzione del patrimonio viticolo Calabrese negli anni successivi al primo conflitto mondiale è stata parziale e lenta ma gradualmente ha portato al recupero produttivo nella regione. Come molte altre regioni del sud Italia, grazie a fattori pedoclimatici particolarmente favorevoli, per molti anni la Calabria ha fornito vini da taglio sia ai produttori Italiani che esteri, grazie al loro colore intenso e grado alcolico elevato. La situazione è oggi cambiata e la tenacia dei viticoltori Calabresi ha fatto si che in regione si siano affermate realtà produttive e vini di tutto rispetto.
La viticoltura in Calabria
La Calabria ha un territorio impervio e difficile, che la rende però estremamente affascinante dal punto di vista paesaggistico. Circondata dai mari Tirreno e Ionio, si caratterizza per le strette valli e da montagne che la dividono in due e creano differenti condizioni climatiche tra il versante ionico e quello tirrenico.
Il clima nelle aree intorno a Cosenza, più all’interno sul versante tirrenico, è di tipo continentale. Le intense escursioni termiche sono particolarmente favorevoli alla coltivazione di uve a bacca bianca, i cui vini risultano particolarmente profumati. All’interno, nelle zone montane della Sila si registrano temperature più elevate, influenzate dai venti di scirocco e dalla tramontana, che arricchiscono in zuccheri le uve della zona intorno a Cirò. Più a sud il clima mediterraneo caratterizza le aree più interne dell’Aspromonte fino ai vigneti della Costa dei Gelsomini, dove lo storico Greco di Bianco trova le condizioni ideali per otteneere vini di ottima qualità.
Dai vigneti coltivati su terrazze, i cui terreni sono prevalentemente calcarei, con strati di origine vulcanica, si ottengono vini rossi densi e strutturati, con potenti tannini, particolarmente adatti ad evolversi in maturazioni medio-lunghe. Le formazioni argilloso-calcaree delle colline del versante ionico favoriscono il Gaglioppo e la produzione di vini rosati o rossi poco colorati, di buona struttura, sapidi e minerali. I sistemi di allevamento della vite attualmente più diffusi in Calabria sono a spalliera, ma la storica coltivazione ad alberello rimane comunque presente nelle vigne più antiche.
I Vitigni presenti in Calabria
I vitigni più coltivati in Calabria sono a bacca nera, e più precisamente il Gaglioppo, il Nerello Mascalese, il Nerello Cappuccio ed il Greco Nero e rappresentano circa l’80% della produzione. I vitigni bianchi coltivati in regione sono il Greco Bianco, Il Trebbiano Toscano, il Montonico e la Guernaccia.
Le zone di produzione dei vini in Calabria
Le principali zone vitivinicole in Calabria sono: il Cosentino, il Lametino, il Cirotano e la Locride.
Il Cosentino, posto a nord, al confine con la Basilicata, è la zona di produzione più estesa, con i suoi vigneti posti su alture tra 500/700 metri. La denominazione Terre di Cosenza DOC e le sue sette sottozone, definite con il disciplinare del 2011, hanno dato un nuovo impulso alla viticoltura nella Calabria settentrionale, accorpando le storiche DOC e IGT della provincia e ordinando in tipologie più razionali la miriade di vini prodotti in qust’area. Qui il vitigno più diffuso è il Magliocco Canino, che dà un vino dal colore intenso, struttura potente e profumi di mora e spezie, soprattutto nella Sottozona Colline del Crati, mentre presenta minori concentrazioni cromatiche e ottimo equilibrio nella Valle dell’Esaro (Sottozona Esaro). Da vigneti che raggiungono gli 800 metri in altitudine si ottengono vini bianchi eleganti e profumati a base di Greco Bianco e Guarnaccia, usati in purezza o in uvaggi. Il Moscato di Saracena è un vino dolce dai sentori tostati, prodotto con uve Moscatello appassite e mosto concentrato di uve Guarnaccia e Malvasia.
A sud, lungo il corso del fiume Savuto vi sono le denominazioni Savuto DOC e Lamezia DOC. All’onnipresente Magliocco canino si affiancano il Gaglioppo, il Greco Nero e l’Aglianico nella piccola Scavigna DOC. Tra le uve a bacca bianca troviamo il Trebbiano Toscano, la Malvasia Bianca, lo Chardonnay e anche il Traminer Aromatico.
In provincia di Crotone, sul versante Ionico, si trova la Cirò DOC, con i suoi vini a base di uve Gaglioppo, la cui rinascita è frutto di rese per ettaro più basse e di migliori tecnologie produttive. Il Cirò DOC nelle sue versioni più moderne mantiene tonalità piuttosto trasparenti, che sfumano rapidamente nell’aranciato, un palato caldo ma con un tannino apprezzabile. Interessanti anche i vini rosati da uve Gaglioppo, freschi e profumati di rosa canina e lampone.
In provincia di Reggio Calabria troviamo la Bivongi DOC, con i suoi vini ottenuti da vitigni internazionali e uve antiche, tra cui il Greco Nero e la Nocera, insieme al Nerello Mascalese e Cappuccio, che danno sia vini semplici e immediati che interpretazioni di maggiore struttura che danno il meglio di sè dopo affinamento.
La Locride si estende dai declivi dell’Aspromonte verso il lembo di costa che si affaccia sul Mar Ionio. Qui è la zona del vitigno Mantonico, che anche sottoposto a un leggero appassimento dà un vino dolce e fresco. Nel comune di Bianco e in quello di Casignana, dal vitigno Greco bianco si ottiene il famoso vino dolce Greco di Bianco, raro e molto ricercato. I grappoli appassiscono al sole per 10-15 giorni e il vino che se ne ottiene è dolce e morbido, con note di zagara, bergamotto, albicocca, miele e salvia.
Le Denominazioni di Origine in Calabria
In Calabria sono presenti 10 DOC e 10 IGT. In provincia di Cosenza troviamo le zone di Pollino e di Verbicaro, un tempo DOC autonome ed ora inglobate nella Terre di Cosenza DOC. Più a sud, in provincia di Crotone, troviamo la zona di Cirò (Cirò DOC), di Savuto (Savuto DOC) e della Val di Neto (VaI di Neto IGT). In queste zone, caratterizzate da vini rossi importanti, spicca tra i vitigni autoctoni il già menzionato Gaglioppo. Nell’estremo sud, in zona di Reggio di Calabria, troviamo il Greco di Bianco DOC, un noto vino da dessert, e la Costa Viola IGT. Il sistema di allevamento tradizionale per tutta la regione è l’alberello, mentre stanno prendendo piede forme di allevamento più moderne come il cordone speronato. In Calabria vi sono 12 tra DOP e IGP per i prodotti agroalimentari. Tra queste spiccano le i tre Oli Extravergine di Oliva DOP, l’olio essenziale di Bergamotto di Reggio Calabria DOP e tra i salumi la Sopressata di Calabria DOP.
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